Ciao sono Giorgio Pozzi, secondo me Apple sperimenta su iPad. Alla ricerca del sistema operativo del futuro.

Con il Macintosh, Apple ha scritto la storia e gettato le basi per i sistemi operativi a interfaccia grafica dei decenni successivi. Qualcosa di analogo è successo con iPhone, dove l’interfaccia dell’allora iPhoneOS ha rivoluzionato tutti i dispositivi dei concorrenti segnando una nuova strada. Da quel punto di vista, invece, con iPad le cose sono andate in modo molto diverso nonostante il clamoroso successo. iPad è un dispositivo con cui i competitor non riescono a competere, eppure non riesce ancora a esprimere a pieno il suo potenziale di dispositivo post-PC.

Un lungo sviluppo

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Inizialmente nato con lo stesso sistema operativo di iPhone (perfetto per la fruizione di contenuti multimediali), iPad ha cominciato a differenziarsi solo di recente, con l’arrivo di iPadOS. Apple ha infatti dovuto lavorare sodo lato hardware, prima di poter pensare a una versione del sistema operativo che sfruttasse le peculiarità del tablet.

Quando finalmente i processori creati da Apple hanno cominciato ad avere la potenza sufficiente al funzionamento di applicazioni vere e proprie, si è capito che iPad non era affatto un grande iPhone, ma poteva addirittura insidiare il mercato dei Mac. Apple non ha certo l’interesse a cannibalizzare i propri prodotti, eppure tecnologicamente parlando è chiaro che con tutta probabilità iPad è il futuro in un mondo post-PC.

iPad però è ancora molto immaturo lato software. È necessario che Apple lo sviluppi in modo importante ed è proprio qui che si può chiaramente vedere come Apple stia procedendo a tentativi, sperimentando senza fretta.

Strategie diverse

Microsoft ci è già passata a modo suo. In passato ha cercato di rendere Windows adatto anche ai tablet e ai dispositivi trasformabili. Vi ricordate Windows 8? Un disastro da cui ha fatto una rocambolesca marca indietro.
Per fortuna Apple ha sempre seguito una strategia profondamente diversa. Infatti in Apple si sviluppa un sistema operativo ottimizzato al massimo per ogni singolo hardware. Nonostante questo significhi prestazioni impareggiabili in termini di velocità, autonomia e features, ha anche un rovescio della medaglia. Infatti ad oggi iPadOS per versatilità e completezza non riesce a competere con i sistemi operativi più classici e completi come il macOS.

iPadOS 15

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Proprio per cercare di superare questo gap, con la versione 15 di iPadOS, Apple ha fatto delle modifiche importanti. Tra queste, una in particolare sa proprio di test. Sto parlando del fatto che ha cambiato per la terza volta il multitasking per la gestione delle finestre affiancate. Non ho ancora avuto modo di provare la nuova funzione ma sembra essere piuttosto caotica rispetto alla pulizia a cui Apple ci ha abituato negli anni. Siamo alla prima beta per sviluppatori, quindi le cose potrebbero cambiare molto, ma sembra evidente che Apple non abbia ancora chiaro come procedere per una funzione a dir poco centrale in qualsiasi flusso di lavoro.

Conclusioni

Siamo quindi in piena sperimentazione. L’interfaccia di iPadOS è splendida come sempre, ma certe funzionalità sono davvero un cantiere aperto. Questo deve spaventare gli utenti? Non tanto anche se Apple potrebbe fare temporaneamente qualche scelta discutibile per poi tornare sui suoi passi (come la rimozione della lente di ingrandimento per la selezione nella versione 14 che tornerà nella prossima), tuttavia i disagi dovrebbero essere avvertiti solo da coloro che ne fanno un uso più avanzato.

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