Ciao sono Giorgio Pozzi e in questo articolo ti dirò tutto quello che devi sapere di Siri di Apple.
Siri è l’assistente intelligente di Apple lanciato ufficialmente il 4 ottobre 2011 come evoluzione del precedente sistema di riconoscimento vocale per iOS. La storia di Siri è molto interessante e continua anche oggi, ho deciso di raccogliere dunque le caratteristiche più interessanti di Siri e di collocarle nei punti più salienti di questo viaggio.
Indice dei contenuti
- 1 Il linguaggio naturale
- 2 Un passato poco noto
- 3 A proposito del nome
- 4 L’esordio solo su iPhone 4S
- 5 Da subito molto potente
- 6 Le lingue di Siri
- 7 CarPlay
- 8 Hey Siri
- 9 Siri e Apple TV
- 10 Siri su HomePod
- 11 Shazam
- 12 Siri su Apple Watch
- 13 Un sintetizzatore sempre più fluido
- 14 L’esordio su Mac
- 15 Shortcut (Comandi)
- 16 Funzionamento parziale Offline e privacy
- 17 Riconoscimento della voce
- 18 Volume adattivo
- 19 Funzionamento su dispositivi terzi
- 20 Conclusioni
Il linguaggio naturale
Siri ha colpito Apple per la sua capacità di comprendere il linguaggio naturale delle richieste. A differenza di Alexa, e analogamente ad Assistente Google, Siri riesce a capire anche comandi richiesti in modo diverso e riuscendo a contestualizzare le richieste in funzione di tante diverse variabili. Nonostante gli enormi passi avanti fatti dai competitor, Siri continua a dare del filo da torcere grazie alla sua capacità di comprensione.
Un passato poco noto
In realtà, Siri esisteva già prima del lancio da parte di Apple come applicazione su App Store. Apple, colpita dalle sue potenzialità, nel 2010 decise di comprarla e renderla la voce dei suoi dispositivi prima che sbarcasse su Android e Blackberry.
A proposito del nome
Il nome dell’assistente è stato scelto da Dag Kittlaus, uno dei responsabili del suo sviluppo quando ancora il progetto era indipendente da Apple. Il nome, scelto in omaggio a una collega norvegese, in scandinavo significa “donna meravigliosa che ti guida alla vittoria”. Steve Jobs non lo ha mai apprezzato particolarmente.
L’esordio solo su iPhone 4S
Il primo dispositivo a supportare Siri fu iPhone 4S l’anno del suo lancio, l’assistente fu quindi una delle features che spingevano all’upgrade. Sui modelli precedenti Apple spiegò che non era installato un hardware adeguato per il suo corretto funzionamento – chip per la riduzione del rumore – ma alcuni poco convinti pensarono che fosse solo una scelta dettata dal marketing.
Da subito molto potente
Anche la prima versione di Siri è in grado di controllare moltissime funzioni di iPhone con la voce, ad esempio può impostare calendari e promemoria, controllare la musica, effettuare chiamate, comporre email, ecc.. inoltre consente già di comandare alcune app di terzi che la supportano (il supporto alle terze parti verrà poi esteso nelle versioni successive).
Le lingue di Siri
L’assistente arrivò già in grado di parlare in tre lingue: inglese francese e tedesco. Poco dopo fu aggiunto il giapponese e l’anno successivo (2012) l’italiano lo spagnolo e il cinese.
CarPlay
Con iOS 7 (2013), Siri sbarca anche su CarPlay rendendo l’interazione con alcune applicazioni del telefono decisamente più comoda mentre si è alla guida. CarPlay mostra le icone delle applicazioni compatibili direttamente sullo schermo della macchina e con la voce è ancora più facile telefonare o controllare la musica direttamente con la voce. CarPlay inizialmente funzionava su poche auto ma si diffonderà “rapidamente” (rispetto alla velocità con cui si innova nel settore delle automobili).
Hey Siri
Può sembrare strano agli utenti di oggi, ma il comando per richiamare l’assistente con la voce arrivò solo nel 2014 e solo sui dispositivi alimentati. Prima per richiamare Siri era necessario tenere premuto il tasto Home. Con iOS 8 Apple mette i dispositivi alimentati in costante ascolto di una specifica parola di attivazione che richiama l’assistente. Bisognerà aspettare qualche anno perché non sia più necessaria l’alimentazione, quindi inizialmente l’utilità di questa funzione era in auto con CarPlay.
Siri e Apple TV
Nel 2014 Siri arriva anche su Apple Tv e permette di interagire con il media extender di Apple in un modo tutto nuovo e interessante (ad esempio è possibile cercare tutti i film disponibili di un certo autore con la voce) , ma non in Italiano. Per dialogare con Siri in italiano su Apple Tv bisognerà aspettare l’autunno del 2021, ben sette anni.
Siri su HomePod
Nel 2017 Apple presenta al mondo HomePod, il suo smartspeaker con Siri. HomePod vuole essere un altoparlante di altissima qualità in grado di ascoltare e rispondere grazie a Siri, per controllare i propri dispositivi e la propria casa domotica. Purtroppo non parlerà italiano per altri 4 anni (vedi HomePod in Italia). Nel frattempo Apple rilascerà nel 2020 HomePod mini e dismetterà il primo modello.
Shazam
Con iOS 8 Siri diventa anche in grado di interrogare Shazam per riconoscere i brani ascoltati e quindi poi proporne la vendita su iTunes Store. Non si parla ancora di Apple Music che arriverà nel 2015, ma Apple ci sta sicuramente già pensando.
Siri su Apple Watch
Apple ha integrato Siri in Apple Watch sin dal primo modello (2015), anche se è in versione più limitata e non consente di interagire con applicazioni di terzi. Nel 2018 viene introdotto “Alza per parlare” che consente di lanciare comandi anche senza dire il comandi di attivazione o tenere premuta la corona digitale.
Un sintetizzatore sempre più fluido
Una delle caratteristiche che ha colpito Apple fin dall’inizio è la grande fluidità del parlato di Siri. Per tanto tempo è stata la migliore, ma poi si è dovuta migliorare nel 2017 con iOS 11 quando è diventata ancora più naturale. Apple comunque continua a lavorare su questo aspetto con una particolare cura anche sulla qualità delle voci disponibili.
L’esordio su Mac
macOS 10.12 Sierra (2016) è il primo sistema operativo per Mac a integrare Siri nelle Preferenze di sistema. La funzione sembra però essere piuttosto impegnativa per il Mac e non è altrettanto utile quanto su iOS, quindi non riscuote particolare successo.
Shortcut (Comandi)
Con iOS 12 (2018) Apple rilascia una app chiamata Comandi (eredità di Workflow comprata da Apple) con cui è possibile creare automazioni molto avanzate per iOS che possono essere richiamate da Siri. Questo amplia in modo importante le capacità dell’assistente intelligente di Apple, tuttavia Comandi richiede un po’ di apprendimento lato utente per poter essere sfruttata a dovere con comandi personalizzati. È possibile scambiare con altri utenti le proprie automazioni, questo rende un po’ più facile ai meno esperti l’uso di queste potenzialità.
Funzionamento parziale Offline e privacy
Con iOS 15 (2021) Apple ha annunciato la possibilità da parte di Siri di eseguire alcuni comandi che non richiedono informazioni esterne direttamente in locale sul dispositivo. Questo è possibile grazie alla grande potenza dei nuovi processori di Apple ma anche al fatto che comunque la richiesta, se non è necessario altrimenti, rimane in locale per preservare la privacy dell’utente. Non è ancora chiaro su quali dispositivi funzioni e non sembra essere ancora possibile in italiano. Attendiamo aggiornamenti.
Riconoscimento della voce
Siri offre il massimo nel riconoscimento della voce solo in inglese. HomePod in inglese è infatti in grado di riconoscere chi gli parla ed eseguire i comandi di conseguenza. Purtroppo questo in italiano non è ancora possibile. Attendiamo aggiornamenti.
Volume adattivo
Con iOS 15 Siri risponde a un volume che tiene conto del rumore ambientale e del volume della voce dell’interlocutore, il tutto a prescindere dal volume con cui sta eventualmente riproducendo musica. Questo è un passo avanti decisivo che migliora in modo sensibile l’esperienza d’uso rendendo le risposte molto più chiare.
Funzionamento su dispositivi terzi
Con iOS 15 Siri è in grado di funzionare direttamente su dispositivi di terzi compatibili. La funzione è nuovissima e i dispositivi già compatibili si contano sulle dita di una mano, ma presto si crede che ne arriveranno molti. Attendiamo aggiornamenti.
Conclusioni
Abbiamo visto tante caratteristiche di Siri attraverso il tempo. Apple è partita in vantaggio ma poi ha sottovalutato i suoi competitor sulla smarthome; con le nuove funzionalità a cui Apple sta lavorando è probabile che lo scenario possa cambiare ancora in favore di Apple.
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