Apple lo ha fatto: ha cominciato a sostituire i processori Intel con gli Apple Silicon. Quello che risulta da ciò è una rivoluzione sotto al cofano che promette di stravolgere il mondo dei Mac e di riflesso tutto il mondo dei personal computer.

A essere sinceri, il primo Mac ARM è stato il Developer Transition Kit, un Mac mini con processore A12Z, ma in effetti quello non lo considero visto che è stato noleggiato solo a un limitato numero di sviluppatori e non è mai stato a listino.

I primi Mac con i processori ARM detti Apple Silicon sono ben tre: il MacBook Air, il MacBook Pro 13” e il Mac mini. Sono stati presentati assieme e montano tutti lo stesso SoC chiamato Apple M1 (di cui abbiamo parlato qui).

Esteticamente parlando non sono cambiati quasi per nulla, ma le novità sono storiche.

MacBook Air è molto più potente di prima pur essendo completamente senza ventole, MacBook Pro e Mac mini sfruttano al massimo il nuovo processore grazie alla tradizionale dissipazione attiva del calore. Tutti sono compatibili con un monitor esterno 6K. La loro RAM è direttamente sul SoC, raggiungendo velocità record.

Grazie al nuovo processore questi Mac possono eseguire nativamente il software per iPhone e iPad, inoltre sono in grado di emulare quello che serve grazie alle tecnologie integrate al nuovo macOS chiamato BigSur.

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