Ciao sono Giorgio Pozzi e in questo articolo ti parlerò di un computer Apple davvero molto potente e curioso: il Mac Pro 2013 ironicamente detto il portaombrelli.

Durante la WWDC 2013 fu presentato quello che voleva essere il successore dei Mac Pro e invece sembrava essere un PowerMac Cube in forma cilindrica. La potenza non mancava, ma il design lasciò perplessi molti professionisti.

Un design eccentrico

Il case del Mac Pro 2013 era cilindrico, scuro e lucido, con diverse porte di connessione ad alta velocità alloggiate nella “parte posteriore”. Da vedere ricordava un portaombrelli, tanto che poteva essere un po’ inquietante l’idea di metterlo per terra. Però vi assicuro che sulla scrivania faceva la sua imponente figura.

Mac Pro 2013 di tre quarti

Il nuovo design fece eco in tutto il mondo e, come sempre, si scatenò l’immaginazione degli utenti che crearono qualche meme divertente.

mac-pro-2013-meme

Caratteristiche Mac Pro 2013

  • Processore Intel Xeon “Ivy Bridge” fino a 12 core e fino a 3,9GHz
  • RAM fino a 128GB
  • Disco rigido SSD fino a 1TB
  • Scheda grafica a partire da AMD FirePro D300 fino a 6GB di memoria
  • Connessioni: 2 Gigabit Ethernet, 4 USB 3, 6 Thunderbolt 2, 1 HDMI, uscita e ingresso audio. Le porte si illuminavano se rilevavano movimento.
  • WiFi 802.11ac e Bluetooth 4.0

Mac Pro 2013 interno

Espandibilità esterna

Solo la RAM poteva essere cambiata all’interno del case. Per tutte le altre personalizzazioni ed espansioni si faceva riferimento a Thunderbolt 2. Questo ha scontentato molti frenandone sicuramente l’adozione.

Ancora sulla piazza

Questo Mac Pro appartiene al passato, ma è tutt’ora supportato ed è una macchina molto potente anche oggi, però è stato messo in secondo piano dal nuovo Mac Pro che è tornato a un design più funzionale all’espandibilità. Potete trovarlo da vari rivenditori e su Amazon.

Conclusioni

Il Mac Pro 2013 ha sicuramente stupito per il coraggio con cui Apple ha messo completamente in discussione la sua linea di prodotti professionali. Nonostante l’estrema potenza sembra però che i limiti di espandibilità interna ne abbiano frenato la diffusione, spingendo Apple a tornare sui suoi passi con le versioni successive.

Fonti: Wikipedia, MacTraker

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