Ciao sono Giorgio Pozzi e ti parlerò della missione della sonda che sta per assaltare l’asteroide Bennu per prendere un campione.
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Studiare gli asteroidi è davvero molto importante per conoscere a fondo il nostro sistema solare e non solo, quindi questa volta la NASA ha meticolosamente organizzato una missione davvero molto ambiziosa.
Una lunga pianificazione
Sono già due lunghi anni che la sonda OSIRIS-REx orbita attorno all’asteroide Bennu. Dopo averlo agganciato lo ha studiato scoprendo che è molto scuro e molto più roccioso del previsto, e che forse ha ospitato acqua e molecole organiche. Come potrete immaginare, studiarlo è davvero importante perché si ipotizza che si sia formato all’alba del sistema solare e quindi può raccontarci molto sulla sua storia iniziale.
Durante il suo lungo studio, la sonda ha anche trovato la zona giusta dove si potrà scendere per prendere un campione di roccia. È un cratere con un diametro di 20 metri con una superficie priva di rocce sporgenti che è stata denominata “Nightindale“.
L’inizio della discesa
Alle 19 di oggi (ora italiana), la sonda NASA lascerà l’orbita per iniziare la prima discesa della storia su un’asteroide. A causa della distanza dalla terra non sarà possibile guidarla completamente in tempo reale, ma tutta la procedura si svolgerà in modo automatico in base alla sequenza di comandi stabiliti dagli scienziati, comunque la Lockhead Martin Space che monitorerà l’evento, potrà apportare piccoli aggiustamenti se necessario.
What’s everyone up to this weekend? I’m getting ready for my boop with Bennu!
Tuesday’s sample collection event is just around the corner, be sure to join me and my team as we go #ToBennuAndBack pic.twitter.com/uaTXgbUHCH
— NASA’s OSIRIS-REx (@OSIRISREx) October 18, 2020
Come assaltare l’asteroide Bennu
Qualche ora dopo (alle 00:21 di mercoledì 21 ottobre 2020) dovrebbe avvenire il “Touch and Go”, ovvero la sonda dovrà scendere sull’asteroide, atterrerà per appena 16 secondi, sparerà una carica di azoto pressurizzato per sollevare la polvere dell’asteroide e preleverà un campione di roccia di circa un chilo per poi ripartire.
Il ritorno
Dopo questo balzo la sonda dovrà tornare a casa, sulla terra, col suo prezioso carico. Se tutto andrà bene il suo rientro dovrebbe avvenire nel 2023, quindi ci sarà un po’ da aspettare prima di mettere le mani sui campioni e studiare la composizione dell’asteroide.
Come seguire l’evento
Stasera su NASA TV alle 19 potrete seguire una presentazione della missione che simulerà i vari passaggi necessari per assaltare l’asteroide Bennu, prima che parta la diretta di tutto l’evento (dalle 19:30 alle 00:30 circa) Gli scienziati saranno anche disponibili per rispondere alle domande del pubblico, utilizzando l’hashtag #ToBennuAndBack.
La diretta sarà disponibile anche sul canale YouTube di Nasa TV e sul profilo twitter della missione.
Aggiornamento 21 ottobre 2020: Il Touch and Go è andato bene, ora dovremo attendere fino al suo ritorno nel 2023.
Aggiornamento 26 ottobre 2020: Purtroppo è stato rilevato un problema al diaframma che deve trattenere i campioni. La chiusura non ha funzionato correttamente e parte del carico è stato perso, comunque l’attuale carico è di circa 400 grammi (per essere considerata riuscita, la missione avrebbe dovuto raccogliere almeno 60 grammi, quindi possiamo essere soddisfatti). Adesso gli scienziati punteranno a metterlo il prima possibile nella capsula pressurizzata così da evitare successive perdite.
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